Regola uno
Percepire, amare e curare gli spazi di vita come parte integrante di noi stesse/stessi. 'Sentirli' e 'vederli' con tutti i nostri sensi e trasformarli dando forme e colori alla parte più bella di noi.
Regola due
Abitare con consapevolezza ogni frammento di città è il primo modo per partecipare a progettarla coralmente. Questo è il requisito qualitativo di fondo perché essa possa esprimere ed accogliere creativamente le diverse provenienze, culture, religioni, percorsi di vita di donne e uomini di ogni età.
Regola tre
Lo spazio che accoglie ogni nostro istante di vita è oggetto di studio ad ogni età. E' una preziosa occasione di apprendimento, campo dove imparare e crescere anche attraverso l'esperienza, appunto il fare la città.
Regola quattro
L'approccio alla progettazione della città è multidisciplinare. Essa è assunta nella sua complessità, come luogo plurale, come spazio per le relazioni e l'azione collettiva, come laboratorio creativo di urbanità. E' dove si costruisce e allo stesso tempo si esprime, attraverso i suoi tempi e i suoi spazi, la propria cittadinanza.
Regola cinque
La progettazione dello spazio architettonico e urbano contribuisce a costruire e ad alimentare in ogni persona senso di responsabilità nei modi di abitare e senso di appartenenza.
Regola sei
Ogni intervento sul tessuto architettonico e urbano è una opportunità per migliorare la qualità della vita degli abitanti; per usare in modo appropriato le risorse locali; per sviluppare occasioni di investimento sociale; per rispondere anche ai bisogni particolari delle persone con problemi di mobilità e/o sensoriali. Le esigenze particolari di queste persone sono integrate progettualmente negli spazi architettonici e urbani. Nella ricerca e realizzazione delle soluzioni ottimali si ha cura sia dell'aspetto funzionale che di quello estetico.
Regola sette
Il progetto di un qualunque spazio architettonico e urbano è un processo alchemico dove ogni componente concorre alla trasformazione degli spazi che rispecchiano i tempi e le scelte di vita di chiunque li vive. La progettazione partecipata quindi è un percorso esperenziale dove le diverse figure tecniche e gli abitanti valorizzano - anche nel fare - i propri saperi, la memoria e le energie dei luoghi.
Regola otto
Alimentare ad ogni età la consapevolezza che tanto più si partecipa a fare la città, tanto più essa sarà bella, accogliente, sicura e solidale anche in ogni suo più piccolo frammento.
Regola nove
Il governo delle città si incentra sulle buone pratiche, sviluppa politiche "vicine agli abitanti", promuove la qualità urbana anche attraverso progetti finalizzati a coltivare e arricchire, in ogni persona la cultura della città. I tecnici e gli amministratori locali sviluppano nuove capacità e competenze per lavorare in maniera integrata, intersettoriale e partecipata.
Regola dieci
Portare la 'natura' nelle città incentivando e facilitando il rapporto quotidiano delle persone di ogni età con il "verde" è anche un modo per curarsi curando gli spazi della nostra quotidianità.